Non solo un documentale

ma una piattaforma low-code completa

Un applicativo low-code come ActiveDoc permette anche a chi non è un esperto IT di realizzare soluzioni in tempi molto rapidi e con la massima flessibilità a livello di personalizzazione riducendo la classica codifica manuale. È proprio quest’ultimo aspetto che fondamentalmente lo differenzia dalle piattaforme no-code, in cui non è prevista alcuna trascrizione di codici ma non consentono all’utente di sviluppare soluzioni personalizzate in base alle sue esigenze, costringendolo ad adattarsi ai limiti del sistema.

ActiveDoc, invece, è una piattaforma low-code che include già nella base tutto ciò che serve per digitalizzare i processi aziendali nel rispetto delle normative e per sviluppare in autonomia, funzionalità anche complesse, scrivendo poche righe di codice in modo guidato. Questo perché è dotato di un insieme di strumenti in grado di raccogliere e gestire i flussi di informazioni, ma anche ricercarli e monitorarli senza avere particolari competenze tecniche.

Uno dei diversi strumenti di Business Intelligence è il Form Designer, che grazie ad un’interfaccia grafica molto intuitiva permette di creare velocemente maschere d’inserimento dati in cui posizionare i campi semplicemente trascinandoli.

Come se non bastasse, ad agevolare ulteriormente l’operatore nella scrittura del codice necessario ad automatizzare i form è il QWay Code Assistant che dopo aver ricevuto in linguaggio naturale la richiesta da parte dell’utente, gli suggerisce il codice da utilizzare per effettuare una certa operazione, come, ad esempio, isolare il testo contenuto in una determinata sottostringa.

Inoltre, nel nostro documentale attivo è incluso l’editor di codice di Visual Studio Code, che aggiunge al Form Designer molte altre funzionalità, tra cui la possibilità di vedere l’intero sorgente di un form e confrontare versioni diverse.

Una volta inseriti i dati nei form, sarà possibile recuperarli effettuando un’interrogazione query con l’esclusivo Query Designer ed eventualmente visualizzarli in report personalizzati con il Report Designer o in accattivanti dashboard realizzate con il Dashboard Designer, in modo tale da avere sempre a disposizione un quadro chiaro e puntuale sullo stato di avanzamento dei flussi aziendali.

La piattaforma però non si limita a questo, con ActiveDoc infatti è semplice anche impostare in autonomia workflow per form e documenti grazie al Workflow Designer, funzionalità che facilita l’operatore nella creazione e gestione di flussi approvativi, e al motore BPM (Business Process Management) che automatizza l’avanzamento delle fasi che compongono il flusso attraverso operazioni automatiche effettuate dal sistema, come l’invio di una mail o l’esecuzione di codice per aggiornare dati provenienti da macchine.

Una conseguenza diretta dell’utilizzo di questi tool è sicuramente l’accelerazione dei tempi di sviluppo e di rilascio delle applicazioni. Quest’ultimo è un aspetto sempre più importante nel percorso di trasformazione digitale che richiede l’abolizione di operazioni manuali su carta o dell’uso di strumenti che non consentono di strutturare il dato, come Word ed Excel, così da ottimizzare l’efficienza dei processi aziendali monitorandone dati e informazioni rilevanti. Per raggiungere quest’obiettivo però, devono essere necessariamente strutturati, e cioè risiedere in un database centralizzato.

Pertanto la semplicità e la malleabilità di ActiveDoc consentono agli utenti che acquisiscono maggiore dimestichezza, non per forza informatici, di impiegare poco tempo per creare applicazioni in modo tale da riuscire a digitalizzare i processi aziendali seguendo puntualmente le best practices in uso in azienda, evitando di ricorrere necessariamente a programmatori esterni e riducendone i costi di sviluppo.

Si tratta di un enorme vantaggio se consideriamo che solo chi è coinvolto in prima persona all’interno dei flussi aziendali e vi è operativo possiede a priori una visione chiara ed esaustiva tanto da arrivare ad identificare la presenza di eventuali inefficienze e, in tal caso, mitigarle con opportune azioni correttive.

Ma un altro beneficio, spesso poco considerato, che deriva dall’adozione di una piattaforma low-code è la soddisfazione degli operatori. Quando un operatore fornisce alla sua azienda un’implementazione da lui realizzata si sentirà gratificato e motivato a crearne di altre, se servirà.

Allo stesso tempo, anche chi ne usufruirà sarà felice di lavorare meglio e con meno pressione. Infatti, avendo progettato e implementato gli utenti stessi l’applicazione, ne conosceranno già il meccanismo e riusciranno a velocizzare le loro attività.

Oltretutto, ActiveDoc è un software scalabile in quanto la sua adattabilità lo rende uno strumento valido per aziende di qualsiasi dimensione, anche in crescita, perché si adatta alle necessità iniziali dell’azienda preservando la possibilità di sviluppare soluzioni che rispondono ad esigenze emergenti.

Anche se in commercio ci sono diverse opzioni per digitalizzare i flussi aziendali, è comunque difficile trovarne una che si adatti ai diversi bisogni di ogni azienda senza incorrere a soluzioni verticali che incidono sull’accessibilità in termini di fruibilità e non forniscono un margine di sviluppo e miglioramento continuo.

Non si può dire lo stesso di ActiveDoc perché la sua estrema flessibilità e l’approccio user-friendly permettono di ideare e sviluppare funzionalità personalizzate per digitalizzare i processi aziendali in modo pervasivo garantendo la massima sicurezza e integrità dei dati grazie ai frequenti penetration test effettuati sui nostri sistemi da esperti del settore.